giovedì 26 settembre 2013

La novità delle Etichette Narranti



La Mozzarella di bufala è da sempre uno degli alimenti più amati e invidiati del nostro Paese, ma come capire se e quanto fidarsi, e come riconoscere le Bufale dalle bufale? A Cheese, attraverso il Laboratorio del Latte Bufala e bufale, Slow Food cerca di rispondere a questa domanda.
Nel corso del dibattito il pubblico ha potuto conoscere dettagli molto poco noti della filiera campana Dop per esempio le assurdità burocratiche di un prodotto il cui nome è tutelato a livello europeo nel suo marchio italiano ma non nelle sue traduzioni (tanto per capire, è possibile produrre tranquillamente mozzarella cheese oltrefrontiera), ma anche gli oltre 200 controlli annuali a cui è sottoposto ogni singolo caseificio.
A pagare il prezzo di questa anomalia tutta italiana infatti non sono solo allevatori e casari, impotenti di fronte alla crisi e all’andamento del mercato, ma anche una grande distribuzione che non ha la competenza e possibilità necessarie per informare adeguatamente la clientela e rendere più facile l’identificazione del prodotto Dop. Il marchio è infatti l’unica arma che il consumatore ha contro le contraffazioni, e una delle soluzioni arriva proprio da Slow Food Campania, che intende promuovere l’iniziativa delle etichette narranti per aiutare a capire meglio chi sono e come lavorano i casari e gli allevatori onesti. Un’iniziativa che darebbe voce a tanti buoni esempi, aiutando a controbilanciare l’enorme spazio mediatico abitualmente riservato agli scandali e alle emergenze che rappresentano una esigua minoranza. 




Fonte: slowfood.it


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mercoledì 25 settembre 2013

Ricetta: Paccheri farciti con Mozzarella di bufala, pomodorini e salsa al basilico



Ingredienti per 4 persone:

380 g di paccheri
100 g di Mozzarella di bufala
200 g di pomodorini
100 g di ricotta di bufala
1 mazzetto di basilico fresco
50 g di parmigiano
2 spicchi di aglio
Sale, pepe, olio extravergine d’oliva q.b.


Procedimento:

Lasciare sgocciolare la mozzarella tagliata a fette per 20 minuti in un colino, per eliminare l’acqua in eccesso. Successivamente fare una piccola dadolata con la mozzarella, aggiungere la ricotta, del basilico, sale, pepe. Cuocere in acqua bollente salata i paccheri per 5 minuti. Scolare e riempire con la farcia di mozzarella, porre su di una vaporiera ed ultimare la cottura in modo che la mozzarella si ammorbidisca leggermente.
Lavare i pomodorini, scottarli in acqua salata in ebollizione per alcuni secondi, raffreddare successivamente all’istante in acqua e ghiaccio ed eliminare la buccia ed i semi interni, ricordandoci di lasciarne alcuni interi, per la guarnizione. Spadellare i petali di pomodorino per 3-4 minuti in padella con un filo di olio ed uno spicchio d’aglio, salare e pepare. Lasciare leggermente umido il guazzetto. A parte lavare le foglie di basilico, scottare in acqua bollente, raffreddare e frullare con un filo d’olio d’oliva ed un pizzico di sale.
Ottenere una leggera salsa emulsionando del parmigiano con del brodo caldo vegetale.
Sistemare su di un piatto, possibilmente rettangolare od ovale, il guazzetto di pomodoro, sovrapporre i paccheri in verticale, irrorare leggermente con l’emulsione di parmigiano, ed aggiungere la salsa di basilico, facendo attenzione a non toccare la pasta, guarnire con i pomodori datterini interi tenuti da parte e foglioline di basilico fresco. Aggiungere un filo d’olio extravergine d’oliva.



Fonte: lucianopignataro.it

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martedì 24 settembre 2013

Ricetta: Polpette di pasta con Mozzarella di bufala, prosciutto e pistacchio



Ingredienti:

Pasta formato calamarata
100 g di prosciutto cotto a fette
1 uovo
Sale e pepe q.b.
80 g di granella di pistacchio
olio per frittura

Procedimento:

Cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Nel frattempo tagliare la mozzarella di bufala, scolarla e ricavarne diversi pezzettini, da avvolgere in striscioline di prosciutto cotto.
Scolata la pasta al dente, lasciarla raffreddare per qualche minuto e in ogni anello sistemate il vostro pacchettino di mozzarella e prosciutto.
Passare la pasta nell'uovo sbattuto, con poco sale e pepe e infine nella granella di pistacchio. Friggere in olio caldo per un minuto o poco più.
Servire.


Fonte: bigshade.blogspot.it


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lunedì 23 settembre 2013

La Mozzarella di bufala, oltre che buona, fa anche bene! Ecco perché…



E' il latticino più venduto in Italia ed è davvero saporita: si tratta della Mozzarella. La più pregiata è quella di bufala campana, prodotta integralmente con latte di bufala.
La Mozzarella viene prodotta con latte (bufalino o vaccino), caglio e sale.
È ricca di caseina e calcio, e viene consumata soprattutto durante l'estate, perché è un alimento fresco, e la qualità ed il sapore si esaltano con il calore (infatti, se acquistata in inverno, viene spesso consigliato, prima di consumarla, di immergerla con tutta la busta nell'acqua calda).
La mozzarella appartiene al secondo gruppo degli alimenti (latte, formaggi, yogurt): gli alimenti appartenenti a questo gruppo sono ricchi di proteine ad alto valore biologico, grassi (in percentuale variabile e prevalentemente di tipo saturo), calcio, fosforo, vitamina D, vitamina B12, vitamina B2.
La mozzarella di bufala è un alimento DOP (Denominazione di Origine Protetta), sigla che garantisce la provenienza e la qualità, oltre al sapore inconfondibile della mozzarella di bufala. Il latte bufalino è ricco di grassi, che danno alla mozzarella il suo inconfondibile sapore.

Qualche consiglio potrà essere utile per comprare e conservare al meglio la mozzarella:
  • Quando acquistate la mozzarella, chiedete mozzarella di bufala campana, che è quella DOP.
  • Assicuratevi che la confezione sia integra ed abbia il marchio del consorzio.
  • Controllate sempre la data di scadenza e ricordate che una scadenza molto lunga implica l'uso di latte trattato per durare di più.
  • Quando la portate a casa, evitate di riporla in frigo, perché il freddo tende a raggrumare i grassi, facendole perdere il suo tipico sapore.
  • Per conservarla al meglio, lasciatela nel suo siero; metterla nell'acqua corrente le farebbe perdere sapore.
  • Se dovete tenerla più di 3 giorni, dovete metterla in frigo, ma ricordatevi di toglierla un'ora prima di mangiarla o riscaldatela in acqua calda con il suo siero.


Fonte: benessere.paginemediche.it



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