Tutti noi conosciamo
l’importanza della tutela della produzione agroalimentare e vinicola nostrana e,
se gli italiani più facilmente riconoscono i “falsi” e le contraffazioni dei
propri prodotti, è invece impossibile che all’estero si rendano conto di stare
consumando un cibo di provenienza ignota o non certificata.
Intanto, i disciplinari
dei prodotti a denominazione di origine protetta (DOP) decretano regole ferree
per i prodotti e i produttori, cosa che garantisce la qualità ma che,
considerando la grande varietà della nostra enogastronomia, ci rende a volte
poco competitivi in ambito internazionale.
Il settore alimentare è il
vero e proprio emblema del Made in Italy in giro per il mondo e, per fortuna,
nonostante l’erosione di quote di mercato originata dall’italian sounding (ovvero il cibo italiano contraffatto), i prodotti
tipici italiani, come appunto la Mozzarella di bufala, hanno avuto un
incremento di richieste dall’estero.
Organizzazioni come Slow
Food e Eataly hanno avuto la giusta intuizione nel rafforzare la promozione del
cibo italiano nel mondo, ottenendo risultati davvero stupefacenti: nel gennaio
di quest’anno l’export alimentare ha fatto registrare un + 8,7%, supportato
dall’esportazione innanzitutto di prodotti caseari, vino, olio di oliva e pasta,
ovvero gli elementi base della famosa e imitatissima dieta mediterranea. L’Italia
vince anche in termini di sicurezza alimentare, ciò significa che la qualità è
accompagnata da una legittima reputazione internazionale, che consente da anni agli
italiani di essere sempre più fieri della propria produzione e del proprio marchio
Made in Italy.
fonti:
diritto24; ecoblog
Maggiori
informazioni:
0823/765.088
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